FORMA >< SOSTANZA

Antagonisti e complici nella comunicazione. Per quanto si possa discutere sulla superiorità dell’una o dell’altra, è evidente la loro indissolubile coesistenza. Tanto più che a dirlo è uno che, per inclinazione, abolirebbe la prima in favore della seconda.

Senza forma non si può dire nulla.

Senza linee e punti è impossibile muovere il pensiero.
Anche le più profonde, penetranti e acute osservazioni, senza forma di parole, non avrebbero né effetto né valore.

Perché affaticarsi a comunicare, se si rivelerà un flop senza risultati? Un progetto organico, pensato e studiato da chi ha le conoscenze e la capacità di applicarle, è la chiave per una comunicazione visiva che centri il bersaglio.

Non lasciare che le tue parole si confondano nella massa. Scegli di esprimerti con efficacia.

Assenza annullata

Una donna, sola, in lacrime davanti una tomba è quanto di più struggente si possa immaginare. È l’epitaffio della desolazione.

Maria di Magdala,nel giardino del sepolcro, era da sola, ma racchiudeva in sé la delusione di tutte le figlie di Eva.

“Donna, perché piangi?”
Da dove poteva cominciare per raccontare il suo dolore? Era una donna, era sola, ed era in lutto. Era venuta a piangere alla tomba di una persona che l’aveva amata, ma ora anche questo le era negato: il corpo di Gesù di Nazareth non c’era più.

O avrebbe potuto raccontare dei suoi anni da indemoniata? Il tormento non di uno, ma di sette spiriti maligni, quale segno avrà lasciato in lei? Erano passati forse solo poco più di tre anni da quell’incubo, ma la gente certe cose non se le dimentica.

Per gli altri era ancora Maria la pazza, Maria la sozza. Maria la solitaria.

“Donna, perché piangi?”
Dov’erano i suoi compagni? A volte proprio la persona più importante, quella su cui contavi, manca sul più brutto. Sarebbe bastato un abbraccio stretto, una presenza anche silenziosa, come per dirle: “Ti sono vicino, vivo questo momento insieme a te” e il dramma avrebbe preso tutta un’altra piega. Ma niente.

Avevano paura. Erano confusi e perplessi. Ma non piangevano. Non con Maria.

L’unica persona che l’aveva fatta sentire importante era morta. L’unico uomo al mondo che l’aveva amata era scomparso. Non le restava altro che lo strazio di un ricordo. Era venuta per ungere il corpo di Gesù come si usava a quei tempi. Ma aveva trovato il sepolcro vuoto.

Annebbiata dalle lacrime non aveva visto entrare nessuno, e quando i due angeli seduti là dove era stato il corpo le domandarono: “Donna, perché piangi?”, non seppe che balbettare tra i singhiozzi: “Hanno tolto il mio Signore e non so dove lo abbiano deposto”.

Che oltraggio al suo dolore! Maria la reietta.

Si voltò e vide un uomo. Lo scambiò per l’ortolano. “Donna, perché piangi? Chi cerchi?”

“Signore, se tu l’hai portato via, dimmi dove l’hai deposto, e io lo prenderò”. Si sarebbe presa cura di quel corpo come non avevano mai fatto i suoi compagni. Conosceva cosa significa quando un corpo viene offeso… L’avrebbe custodito come l’oggetto di proprietà di una persona cara, o una vecchia fotografia capace di alleviare il dolore del momento e ricordare le gioie vissute insieme.

Le lacrime continuavano ancora a rigarle il viso.

“Maria!”

C’era una sola persona che lo sapeva pronunciare così bene. Uno solo che chiamandola per nome la faceva sentire non pazza, non sporca, non sola, non reietta, ma amata.

Il cuore le uscì dal petto per la gioia. Gesù le aveva reso non un semplice ricordo da serbare con cura, né una tomba da visitare, ma se stesso, risuscitato ed eterno! Solo lo stare per sempre vicino a Colui che conosceva il suo nome, poteva rinfrancarla e ridarle per sempre la gioia e lo stupore di essere amata perfettamente.

Una donna distrutta davanti ad una tomba, ha avuto il privilegio straordinario di incontrare per prima il Cristo risorto. Non perché fosse particolarmente virtuosa o avesse capito il significato teologico di quello che stava accadendo. Il suo cuore, come quello di tutte le donne, era affranto e aveva bisogno di un Consolatore.

Fece l’atto di stringerlo, di averlo ancora un po’ tutto per sé. Solo per un po’ ancora. Ma Gesù le disse: “Non trattenermi, perché non sono ancora salito al Padre”.

Voleva rispondere a quel pianto privo di speranza di Maria. Le avrebbe dato la presenza stessa dello Spirito Santo e, da quel momento in poi, sarebbe stato con lei per sempre. E lei avrebbe conosciuto, più di noi, la differenza tra la presenza di Satana e quella di Dio. E le sue lacrime sarebbero state tutte e per sempre raccolte dalla mano di Dio.

Maria Maddalena non avrebbe più pianto da sola.

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